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Galleria d'arte "Il Crocicchio"
via Martiri della libertà civ.63 r Campomorone - Genova
Tel 0347 2940784 - e-mail:aacrocicchio.arte@libero.it
Orario di apertura 10-12 / 16-19,30 tutti i giorni compresi festivi, chiuso il lunedi'.

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Cambiaso Domenico Pasquale
Clicca sull'immagine per un maggior dettaglio CAMBIASO Pasquale Domenico,Genova 1811-1894. Superando le riluttanze,se non l'avversione del proprio padre,studiò pittura all'Accademia Ligustica di Belle Arti,quindi al fine di approfondire e completare gli studi iniziati a Genova,si trasferì a Parma (dove ebbe come insegnante Giuseppe Boccaccio da Colorno (1790-1857) e successivamente a Napoli,dove gli fu possibile avere contatti con la "scuola di Posillipo". A soli 23 anni ebbe il privilegio e l'onore di essere nominato Accademico di merito delle Classi di Architettura ed Ornato della Ligustica el'anno dopo Professore Aggiunto della scuola elementare di disegno presso la stessa Accademia. Fu docente anche presso la Reale Scuola di Marina in Genova.
Attraverso gli insegnamenti del maestro parmense Boccaccio (pittore decoratore,scenografo e come tale esaltatore della prospettiva architettonica),si radicò in lui la propensione per la pittura di "veduta", propensione che maturò e si consolidò durante la sua permanenza a Napoli, a contatto con i giovani pittori esponenti della così detta "Scuola di Posillipo" - iniziata dal Ligure Achille Vianelli(1803-1894),dal napoletano Giacinto Gigante (1806-1876) e dal pugliese Raffaele Carelli (1795-1864),nata e consumata tra il '20 e il '50 e che ebbe un successo quasi immediato da un capo all'altro dell'Europa - riformatrice del tardo paesaggismo settecentesco archeologizzante e del paesaggismo scenografico illustrativo dell'inizio dell'800 ,in favore di piccole impressioni d'après nature,caratteriate da piccole dimensioni di facile collocazione,accessibile ad una nuova classe di collezionisti.
I soggetti da lui dipinti sono principalmente,anzi quasi esclusivamente, paesaggi di Genova,del genovesato,delle due riviere liguri e di molte altre città , paesi, scorci di natura d'italia e non solo. Il suo modo di dipingere e rappresentare il soggetto in maniera analitica, quasi fotografica e cronistica assieme, unito ad una produzione quantitativamente (oltre che qualitativamente) notevole (ma quanto riusciva a girare quest'uomo,in un'epoca dove i mezzi di trasporto erano costituiti dalle proprie gambe o dal dorso di un mulo?) lo colloca oltre che fra gli artisti anche fra i "documentaristi" , veri e propri precursori dei fotografi che da li a qualche anno cominceranno a girare l'Italia e l'Europa fissando sulle loro lastre il paesaggio e la vita loro contemporanea.
Per tale sua prerogativa P.D.Cambiaso è annoverato nella schiera dei grandi "Vedutisti" che nel settecento e nell'ottocento fissarono sulla tela e sulla carta,attraverso dipinti finiti di grandi e medie dimensioni,o tramite veloci annotazioni su album da disegno o piccoli brogliacci di carta,girando da paese a paese, da città a città,da nazione a nazione,panorami e scene di vita che costituiscono oggi veri e propri documenti storici oltre,come detto,artistici.
Questa sua prerogativa di dedicarsi alle "vedute" venne ereditata da alcuni suoi allievi,quali Teresa Doria (1805-1895), Tamar Luxoro (1825-1899 ), Giovanni Battista Molinelli (1828-seconda metà del sec.xix ). Molte di queste opere del Cambiaso travalicano i confini Italiani; Alcuni dei migliori saggi di queste opere raggiungono la corte e le regge di Madrid e di Lisbona.
in questa pagina:
1 - Porta a Righi, acquerello su carta, 20x24
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