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| Silvio Cassinelli |
E’ nato a Chiavari nel 1905, è morto a Sestri Levante nel 1985; giovanissimo ha frequentato la locale scuola di arti e mestieri .
Le esigenze della vita e per poter continuare a studiare, lo inducono ad andare a bottega da un tappezziere dal quale apprenderà
il mestiere che svolgerà per tutta la vita per campare. Tuttavia il lavoro d’artigiano non gli ha impedito di pensare alle proprie
più intime esigenze di creatività: disegna e disegna ininterrottamente e dipinge,percorrendo le campagne e le sponde del fiume Entella. Fintanto che non scoppia la seconda guerra mondiale ,la sua opera è stimolata e caratterizzata da una forte carica emozionale su temi paesaggistici e in rari autoritratti. E’ di questo periodo l’amicizia di Cassinelli con il pittore Perissinotti. Durante la guerra ha disegnato fogli di satira feroce della violenza e della brutalità fascista. Si è ritirato a vivere nel più completo isolamento in un casolare sopra Lavagna (GE) dove ha lavorato intensamente. La gran parte della produzione di quel periodo è andato perduto quando Cassinelli si è trasferito a Genova. Nel dopoguerra ha cambiato i soggetti ma non i temi esistenziali che si correlano alla angoscia del vivere,al dramma esistenziale di molti esseri umani. Solo nell’ultimo decennio della sua vita,dopo una dura vicenda di malattia,Cassinelli ha deciso e potuto dedicarsi esclusivamente alla pittura. Silvio Cassinelli muore a Sestri Levante nel 1985. La prima e unica grande mostra di Silvio Cassinelli si è tenuta al Museo dell’Accademia Ligustica nel 1979. |
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