Nato a Genova nel 1891 è morto nella stessa città nel 1958. Fu allievo di G. Pennasilico a Genova e di G. Bargellini a Roma,
dove espose per la prima volta alla Promotrice del 1911 (cavalli in riposo). A Georlitz (Germania) tenne la sua prima personale nel 1918;
in seguito fu ad Atene, Marsiglia, Parigi dove organizzò altre mostre personali esponendo opere che raffiguravano, prevalentemente, soggetti
teatrali e mondani, interni di caffè (memore della pittura di Degas). In seguito si trasferì in Grecia e in Asia Minore per poi giungere
definitivamente a Genova nel 1923. Molto importante per la sua formazione artistica furono i suoi contatti avuti con la cultura letteraria
del tempo; con la moglie Lucia Morpurgo partecipò attivamente alla vita artistica letteraria del suo tempo frequentando, in particolare, i
poeti Sbarbaro e Montale ed i pittori Eugenio Olivari e Rubaldo Merello. Notissimo fu, a quel tempo, il salotto letterario dei coniugi Rodocanachi.
Il pittore, in quegli anni, si dedicò principalmente alla pittura di paesaggio, immortalando, con grande maestria e sensibilità, la natura e i
luoghi della Riviera Ligure (specialmente quella di ponente). Dopo un primo momento caratterissato da linee geometriche e da colori contrastati
che, come dice Angelo Valcarenghi, generano forme robuste che superano il vero per riproporlo in termini “mitologici”. Successivamente
,a contatto della calda natura della Liguria di ponente,le geometrie si smorzano e ammorbidiscono coadiuvate da una coloristica che attenua
i toni e i contrasti a favore di forme meno scolpite e più suggerite, di atmosfere meno metafisiche e più psicologiche ed emotivamente
partecipate con sentimento lirico. Pertanto la sua pittura dal vero, ricca di poesia e di calda luminosità, dimostra una grande partecipazione emotiva,
a volte filtrata da una meta fisicità mai abiurata. Rodocanachi può essere, certamente, inserito tra i pittori più significativi della prima metà
del Novecento in Liguria.
Fu nominato, nel 1949, Accademico di merito all’Accademia Ligustica di Belle Arti. Partecipò alle mostre Sindacali,
Interprovinciali di Genova; alle Quadriennali romane (Il e III), alle Biennali veneziane (XIX, XX, XXII) e allestì numerose personali a Genova e a Milano.
Fu presente alla XXIV Biennale di Venezia nel 1948 (con il pastello “Case’).
Fu anche acquafortista e si dedicò, tra l’altro, alle Arti decorative.
Sue opere presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi,la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
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